Pubblicato il 17 Febbraio 2023

JAKALA lancia il primo Osservatorio sull’Inflazione


Nel 2022 l’inflazione in Italia è tornata a livelli che non si registravano da oltre 30 anni.


Secondo le analisi JAKALA, l’inflazione non colpisce in maniera uniforme, ma dipende dalla zona di residenza e dalle modalità di consumo di ciascuno. Le famiglie con reddito più basso sono state colpite maggiormente: negli ultimi 12 mesi si è registrato un notevole aumento delle famiglie con consumi che hanno superato il reddito, soprattutto nelle Isole, dove si attestano intorno al 13%.


Le città principali (Milano e Roma) registrano un impatto dell’inflazione generalmente minore, anche se la situazione è mutevole e può variare da zona a zona: ad esempio, nel solo comune di Milano, l’inflazione degli ultimi 12 mesi varia da un 5.7% ad un 11.7% per via dei diversi panieri di consumo delle famiglie che abitano in zone differenti (e con diversi potenziali di spesa).


Secondo i trend attuali, senza intaccare i risparmi, nei prossimi mesi la potenziale riduzione dei consumi si attesta, al sud e nelle isole, oltre il 2%.


L’Osservatorio Inflazione di JAKALA, registra i mutamenti che interessano l’impatto dell’inflazione in oltre 400.000 sezioni di censimento; il tutto integrando la banca dati non nominativa Jwho (dati microterritoriali proprietari JAKALA che censiscono un totale di oltre 40mln di profili) e dati inflazione ISTAT, con un focus sulle variazioni percentuali tendenziali degli ultimi 12 mesi.


Grazie all’Osservatorio, è possibile osservare il diverso impatto dell’Inflazione sul territorio per profilo di individui, attraverso:



  • indice di inflazione (aumento medio dei consumi nominali negli ultimi 12) mesi, a parità di consumi reali;

  • totale dei consumi a rischio;

  • percentuale attesa di riduzione dei consumi reali.


Avere un quadro aggiornato di come l’inflazione colpisca diversamente i territori e di come la situazione attuale possa evolvere, può essere un prezioso strumento per le amministrazioni pubbliche e per le aziende. Queste ultime potranno attivare strategie di marketing più mirate e tailor-made, in base alla propensione al consumo di clienti e prospect.


 


LA PROSPETTIVA MACRO-GEOGRAFICA: L’IMPATTO DELL’INFLAZIONE SUL PAESE



  • L’indice di inflazione medio negli ultimi 12 mesi è pari al 8.2%, con sensibili differenze tra famiglie benestanti (decile di reddito più alto) e famiglie meno abbienti (decile più basso): rispettivamente da 7.6% a 9.2% con un gap di 1.6 punti percentuali;


 



  • Più di 2 milioni di famiglie potenzialmente sono entrate in difficoltà (con consumi che superano il reddito) nel corso del 2022 e nei primi mesi del 2023, con una riduzione dei consumi reali complessiva che può arrivare fino all’1.7% (ipotesi in cui le famiglie non ricorrono allo stock di risparmio accumulato). Per le famiglie meno abbienti, la riduzione dei consumi reali è stimata tra il 5.6% e l’8.3% a seconda che ricorrano allo stock di risparmio in maniera più o meno consistente;


 



  • La quota di famiglie che entra in difficoltà è particolarmente alta nelle Isole, arrivando fino al 13%. Allo stesso modo, la riduzione dei consumi reali (senza intaccare i risparmi) è alta nelle Isole e in tutto il Sud, superando complessivamente il 2%.


 


LA PROSPETTIVA MICRO-GEOGRAFICA: CITTÀ E QUARTIERI



  • Anche in singole città il valore di inflazione varia sensibilmente da quartiere a quartiere in virtù dei diversi panieri di consumo delle famiglie residenti. A Milano, ad esempio, l’inflazione varia dal 6.9% di City Life e Brera a quasi l’ 8.5% di quartieri periferici (tra gli altri Quarto Oggiaro, Affori..) (figura 1);

  • Parallelamente, la riduzione dei consumi reali (nell’ipotesi di non intaccare i risparmi) è sostanzialmente nulla nelle zone più centrali e benestanti (City Life, Porta Nuova, San Babila, Brera), mentre arriva al 4.8% a Quarto Oggiaro (figura 2);

  • Anche a Roma si registra notevole variabilità per quartiere. L’inflazione risulta sotto al 7% in alcuni quartieri centrali e, ad esempio, ai Parioli, mentre arriva oltre l’8% in zone periferiche (figura 3);

  • La riduzione dei consumi va dal 0.3% del quartiere Parioli (tra gli altri) al 5.4% di Tor Bella Monaca e di buona parte dell’area orientale della città (figura 4).


 


Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare la dashboard interattiva JAKALA.


 


Figura 1.: % inflazione per quartiere a Milano



Figura 2.: % riduzione consumi reali per quartiere a Milano



Figura 3.: % inflazione per quartiere a Roma



Figura 4.: % riduzione consumi reali per quartiere a Roma