L’affermazione dell’intelligenza artificiale come canale di accesso alle informazioni alternativo solleva interrogativi sul futuro peso dei motori di ricerca tradizionali nei percorsi degli utenti e, di conseguenza, sul ridimensionamento del ruolo della SEO.
Questo scenario solleva una domanda, particolarmente rilevante per i brand emergenti:
SEO e brand emergenti: è ancora una leva efficace per l’awareness?
In questa analisi mi sono concentrata su come stanno cambiando le dinamiche della visibilità online, osservando tre fenomeni che risultano particolarmente significativi.
1) Il ruolo crescente delle menzioni esterne nella definizione dell’autorevolezza
I modelli AI e gli algoritmi di search valutano sempre più i segnali off-site per stabilire l’autorevolezza di un’entità. Quindi le menzioni in articoli, forum, social, e le recensioni contano spesso più dei contenuti on-site. Non basta più pubblicare contenuti di qualità sul proprio sito, serve un’autorevolezza distribuita.
Una recente ricerca di Ahrefs su 75.000 brand ha stimato che, tra una serie di fattori correlati con la visibilità nei risultati AI Overviews di Google, le menzioni mostrano la correlazione più forte (0.664), superando nettamente i backlink tradizionali (0.218). I brand nel top 25% per menzioni web ottengono fino a 10 volte più citazioni negli AI Overviews rispetto al quartile successivo. (ref. - Louise Linehan via Ahrefs)
2) Diminuzione dell’efficacia della SEO tradizionale per i nuovi brand
“Google tends to favor entities with a long-standing presence and significant digital footprint, which makes it harder for newcomers to break through.” - ref Rand Fishkin, SparkToro.
I motori premiano chi ha già reputazione. Questo significa che un brand emergente, anche se produce contenuti utili e verticali, ha meno chance di emergere se non è supportato da segnali di fiducia visibili anche fuori dal proprio sito.
3) La compliance tecnica come leva per fidelizzare e convertire
“Search is becoming less about being discovered and more about being chosen — from among the few results or summaries the user sees.” - ref. Lily Ray, SEO Director presso Amsive Digital
In uno scenario dove il traffico organico sarà più "qualificato" che "voluminoso", diviene strategico lavorare su architettura, navigazione, performance e contenuti che risolvano il bisogno informativo o transazionale.