JAKALA ha ospitato un nuovo appuntamento con il
Digital Coffee, il ciclo di incontri dedicato all’impatto dell’AI e della digital transformation sui modelli di business delle imprese.
L’edizione odierna ha acceso i riflettori su uno dei settori più simbolici e sfidanti del Made in Italy, quello del Luxury. Al centro del confronto, il tema “AI e human touch: il futuro del Luxury”, che ha invitato a riflettere su come il lusso possa continuare a coniugare innovazione e autenticità in un contesto di mercato globale in rapida evoluzione.
Moderato da Andrea Cabrini, Direttore di Class CNBC, e condotto da Andrea Bernini, Senior Partner di JAKALA, l’incontro ha dato voce ad alcuni tra i protagonisti del settore che collaborano con JAKALA nei loro percorsi di innovazione in ambito AI: Paolo De Spirt (Founding Partner, Borletti Group), Annalisa Dimonte (Group Director of Customer Experience, Ferragamo), Andrea Ferrazzi (Head of Digital, Damiani), Roberto Gavazzi (CEO, Boffi) e Stefania Saviolo (Professor of Management, SDA Bocconi).
La piramide del lusso e le nuove dinamiche di mercato
Il dibattito ha evidenziato come il lusso stia attraversando una fase di profonda trasformazione. La crescita del settore è oggi sostenuta da una fascia di consumatori estremamente ristretta ma ad altissimo potere d’acquisto: una realtà che garantisce stabilità, ma che pone una sfida cruciale per il futuro dei brand.
In questo contesto, molti esperti hanno richiamato il concetto di “piramide del lusso”, una rappresentazione della struttura del mercato composta da tre livelli: alla base, i consumatori “aspirational”, che si avvicinano al brand attraverso categorie accessibili; al centro, i clienti affezionati e fidelizzati; al vertice, una minoranza esclusiva di high net worth individuals che trainano la redditività complessiva.
Negli ultimi anni, questa piramide si è progressivamente assottigliata alla base, rendendo urgente per i marchi di alta gamma ricostruire la relazione con un pubblico più ampio e diversificato, in particolare con le generazioni più giovani e culturalmente eterogenee.
L’AI, un alleato strategico per il mondo del lusso
In questo scenario, l’Intelligenza Artificiale emerge come un alleato strategico ma anche come un banco di prova per l’intero settore. Le tecnologie di AI generativa e predittiva stanno già rivoluzionando il clienteling, la personalizzazione e la gestione del customer journey, consentendo ai brand di comprendere meglio desideri, comportamenti e potenzialità di ciascun cliente.
Tuttavia, la vera sfida è trovare un equilibrio tra efficienza tecnologica e calore umano, mantenendo quello “human touch” che resta la cifra distintiva dell’esperienza di lusso.
Un equilibrio tra dati e sensibilità umana
Andrea Bernini, Senior Partner di JAKALA, ha dichiarato:
Con questo Digital Coffee abbiamo voluto esplorare come l’Intelligenza Artificiale possa potenziare, e non sostituire, la relazione umana che da sempre caratterizza il mondo del lusso. Il futuro dei brand dipende dalla capacità di unire dati e sensibilità, algoritmi e creatività, per offrire esperienze autentiche e realmente personalizzate. Oggi il cliente non cerca solo un prodotto, ma un legame emotivo e un sistema di valori in cui riconoscersi. L’AI può amplificare queste connessioni, ma è l’autenticità a fare la differenza. Il lusso del futuro sarà più personalizzato e al tempo stesso più consapevole: la tecnologia crea l’esperienza, ma è il fattore umano a trasformarla in relazione.
JAKALA come partner della trasformazione digitale
Dai dati alla creatività, dalla tecnologia alla conoscenza del cliente: il Digital Coffee ha confermato l’impegno di JAKALA nell’aiutare le imprese a trasformare la complessità digitale in esperienze autentiche e rilevanti. Un percorso che mette al centro la relazione, dove l’AI diventa uno strumento per valorizzare la dimensione più umana del brand.
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